A fine luglio, la ReteRR di Padova, in diretto contatto con i referenti dell’operazione sostenuta dalla Rete Radié Resch ad Haiti, ci ha inviato un aggiornamento sulla drammatica situazione del Paese, in mano alle bande criminali:
– Si è insediato un governo “provvisorio” guidato da Garry Conille e promosso dalla comunità internazionale sulla base di precedenti accordi con la società civile. Non si parla ancora di elezioni, il contesto non lo permette, mentre la popolazione della capitale aspetta di vedere cosa produrrà l’intervento delle forze armate straniere antisommossa guidate dal Kenya, che ora sono ad Haiti con solo 400 unità dislocate a difesa dell’aeroporto, del palazzo presidenziale e poco altro.
– Il raggruppamento “Viv Ansanm” (Vivere Assieme), che riunisce le diverse bande criminali che controllano la capitale, continua ad agire pressoché indisturbato data la forza militare e di uomini messa in campo che supera notevolmente quella del Paese e della forza militare straniera. Il portavoce e guida di Viv Ansanm – Jimmy Cherezier detto “Barbecue” – afferma che solo ad un “tavolo di trattative” sarà possibile ottenere stabilità. Al momento ciò appare impossibile, ma, viste le condizioni, debellare efficacemente la piaga della violenza è altrettanto improbabile.
– Russia e Cina denunciano l’assenza di misure da parte degli USA per impedire il flusso di armi illecite ad Haiti. Un’enorme ipocrisia, ma nei fatti è innegabile che il flusso di armamenti illegali sia in continuo aumento. Pur esistendo un embargo ufficiale, dalla Florida arrivano esportazioni illegali che superano facilmente i controlli. La lista attuale dei soggetti colpiti da embargo comprende 5 leader di bande criminali, persone che l’embargo non danneggia perché non hanno proprietà o beni all’estero e non viaggiano all’estero, a differenza dei trafficanti di armi americani.