La Rete di Padova, in stretto contatto con Jean e Martine (referenti dell’operazione scuole rurali sostenuta dalla ReteRR ad Haiti), ci manda costantemente aggiornamenti sulla drammatica situazione degli haitiani in fuga dalla bande criminali che controllano il Paese.
Da loro sappiamo che il 2 ottobre la Repubblica Dominicana ha annunciato un piano a “esecuzione immediata” che prevede l’espulsione di diecimila haitiani senza documenti – gente che scappa dalla misera condizione di Haiti – ogni settimana. La frontiera è stata militarizzata in gran parte e per circa metà (160 km) recintata e videosorvegliata con l’utilizzo di droni. Nel 2023 la Repubblica Dominicana ha espulso 250mila haitiani.
Il 29 ottobre Jean Bonnelus scrive che lui e Martine, con tutta la famiglia, il giorno prima hanno dovuto abbandonare la loro casa nella regione dell’Artibonite (Dipartimento Occidentale di Haiti) e a piedi, con l’aiuto di alcuni muli, si sono messi in cammino verso il plateau centrale perché “La minaccia delle bande criminali era diventata ancora più intensa”. Le bande, composte in gran parte da giovani coinvolti nel narcotraffico, commettono atti di estrema violenza. Secondo l’ufficio dell’ONU a Port-au-Prince nel 2023 la violenza delle gangs ha causato 8000 vittime. Haiti è un nodo importante per il traffico di droga dalla Colombia al Nord America, e questo contribuisce ad alimentare la violenza e il traffico di armi. Jean conclude “Al momento stiamo cercando una scuola ancora in funzione per i bambini e uno spazio dove stare”.