Febbraio 2023: Jean e Martine, responsabili dell’FDDPA (Forza per la Difesa dei Diritti dei Contadini Haitiani) e referenti dell’operazione della Rete Radié Resch a sostegno delle scuole nell’area rurale di montagna di Dophiné, ci informano che la crisi del Paese si è ulteriormente aggravata:
“… a livello politico non ci sono soluzioni. Secondo la costituzione haitiana, ogni tre anni, in gennaio, si dovrebbe organizzare l’assemblea nazionale in cui avere l’entrata e l’uscita di un terzo dei rappresentanti al senato secondo quanto emerso dalle urne, ma questo non è accaduto e solo 10 senatori sono usciti senza rimpiazzo. In questo momento non abbiamo speranza perché le autorità non fanno nulla per risolvere il caos in cui siamo immersi. Nel Paese regna una situazione di insicurezza generale: le bande criminali insediate nelle periferie di Porto Principe hanno espanso il loro controllo e uccidono e rubano notte e giorno. La banda di Izo presidia la route 1 che passa per Cabaret- Archaye- Saint Marc, luoghi dove opera FDDPA. La polizia poco o nulla può contro questi piccoli eserciti di giovani e giovanissimi, numerosi e ben armati. E’ tutto fuori controllo, una guerra interna che prosegue nel silenzio internazionale.
Le banche non stanno funzionando, la situazione è catastrofica: la situazione di insicurezza rende molto pericoloso andare in banca, non solo nella capitale ma ormai anche qui.
Una delle rare buone notizie è che le scuole sono finalmente cominciate. Le nostre scuole FDDPA funzionano. Gli alunni di Fondol, Katyen e Dofinè hanno nuove aule dove imparare, è stata una impresa costruirle, dovendo portare i materiali su queste montagne con i muli. Speriamo che gli studenti aumentino di numero!”
Il 9 marzo ‘Medici senza frontiere’ ha annunciato l’abbandono “temporaneo” dell’ospedale Cité Soleil a Port-au-Prince (capitale di Haiti) per “l’escalation di violenze che rende la situazione insostenibile dal punto di vista della sicurezza”. Gli abitanti della capitale, soprattutto donne e bambini, fuggiti dalle violenze delle gang criminali sono ospitati in decine di migliaia in rifugi che hanno ormai superato il limite della capienza.