Le donne palestinesi della sede di Betlemme della PWWSD (Palestinian Working Women Society for Development), referenti per le operazioni sostenute dalla Rete Radiè Resch, ci hanno inviato un resoconto delle attività realizzate nel 2023 e inizio 2024 con il contributo della Rete, preceduto da una spiegazione del contesto prima e dopo il 7 ottobre. In particolare, evidenziano che:
“I primi dieci mesi del 2023 hanno visto diversi cambiamenti che hanno influenzato la vita dell’intera comunità palestinese: primo, un aumento degli attacchi dell’esercito israeliano e dei coloni contro i palestinesi in Cisgiordania. Inoltre, l’esercito israeliano ha aumentato le restrizioni imposte alla mobilità in Cisgiordania, rendendo difficile per donne e giovani l’accesso ai luoghi di lavoro e alle istituzioni scolastiche. Gli attacchi israeliani si sono concentrati nei governatorati settentrionali della Cisgiordania, Jenin, Nablus e Tulkarem. Centinaia di palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane e le incursioni notturne sono state accompagnate dal terrore delle famiglie, soprattutto dei bambini. Per quanto riguarda la Striscia di Gaza, i primi dieci mesi dell’anno hanno visto la continuazione dell’assedio ristretto iniziato nel 2007, che ha reso la vita dei palestinesi insopportabile.
Le violazioni dei diritti umani dei palestinesi sono continuate con l’assenza di un chiaro quadro giuridico a tutela dei diritti degli individui. Le leggi applicate sia in Cisgiordania che nella Striscia di Gaza sono state emanate dalle autorità esecutive e utilizzate come strumenti per garantire la prevaricazione dell’autorità esecutiva sulle autorità legislative e giudiziarie.
Nell’ambito del deterioramento delle circostanze generali, il 7 ottobre 2023 ha segnato l’inizio di una delle fasi peggiori della storia della Palestina. …”
Relativamente alle operazioni sostenute dalla Rete Radiè Resch, spiegano che:
“Con il sostegno ordinario della ReteRR sono stati implementati 3 workshop (a Betlemme, Nablus, Jenin) rivolti ai giovani -donne e uomini- per migliorare il loro coinvolgimento nella vita pubblica e il loro impegno civico, e un corso di formazione, sempre rivolto a giovani donne e uomini, per migliorare le proprie capacità di leadership. I 3 workshop si sono tenuti a Betlemme, Nablus e Jenin. Ogni workshop ha visto la partecipazione di 15-16 giovani, in ampia prevalenza donne.
Con il sostegno straordinario è stato invece iniziato un gruppo di interventi di sostegno psicologico per le donne riunite nei rifugi nella Striscia di Gaza. In particolare: primi incontri di sostegno di gruppo, incontri di sostegno individuali, distribuzione di kit per la dignità (kit per l’igiene, cibo), attività di sostegno con le bambine e i bambini. E’ stato inoltre sostenuto un gruppo di donne della Striscia di Gaza rimaste bloccate in Cisgiordania: erano venute in Cisgiordania per ricevere cure mediche, ma non hanno più potuto tornare a casa a causa della guerra.”