Quest’anno ricorre il 60° della Rete Radié Resch. L’associazione è nata infatti nel 1964, per iniziativa di Ettore Masina, di sua moglie Clotilde Buraggi e di altri amici, su ispirazione del prete operaio francese Paul Gauthier.
Come ha scritto Ercole Ongaro nel suo libro sulla storia della Rete in occasione del 50°, “la Rete Radiè Resch è un’associazione che non ha strutture, che percorre i tornanti della storia a piedi con uno zaino leggero in spalla, lasciando a persone e gruppi la libertà di aggregarsi per un tratto di strada e poi di scegliere altri cammini. L’identità nella Rete si nutre attraverso una relazione viva fatta di ascolto reciproco, di attenzione a ciò che cambia intorno a noi, di rielaborazione dell’esperienza vissuta. Per la Rete questo processo identitario è stato alimentato sia attraverso i momenti di vita collettiva (Convegni, Seminari, Coordinamenti, incontri locali) e i propri strumenti di comunicazione (Circolari mensili locali e nazionali, e il Notiziario trimestrale In Dialogo), sia attraverso un’attenzione alla conservazione e trasmissione della propria storia.”
In questi sessant’anni la Rete ha cercato di restare fedele all’impostazione iniziale suggerita da Gauthier: non beneficenza ma impegno a cambiare le strutture di ingiustizia, “restituzione” di quanto ingiustamente rubiamo ai Paesi sfruttati dal nostro modello economico. “Restituzione”, secondo l’intenzione di Gauthier, Masina e Buraggi non ha, però, un’accezione solo economica. Significa anche operare concretamente per riconoscere e denunciare i meccanismi dello sfruttamento degli impoveriti, una volta solo nel Sud del mondo e oggi, purtroppo, anche di fianco alle nostre case. Significa, quindi, attività politica; significa anche controinformazione, ossia impegno per far circolare notizie ed analisi alternative alla narrazione dominante dei nostri media.
Di qui il senso anche della rivista trimestrale In Dialogo, certamente artigianale, ma indipendente ed attenta alle istanze che provengono da luoghi e persone usualmente trascurati.
Dopo la scomparsa di Antonio Vermigli (Rete di Quarrata), fondatore e direttore della rivista, In Dialogo ha ora una nuova Redazione, con Fulvio Gardumi (ex-giornalista) come Direttore e altre persone della Rete Radié Resch, incluse/i alcune/i giovani. Per ora è uscito il primo numero del 2024. Chiedete una copia-omaggio a reterr.lecco@gmail.com e, se la ritenete interessante, aiutateci a diffonderla! Grazie.