A inizio agosto Giorgio Gallo (ReteRR di Pisa) ci ha inviato l’ultimo rapporto ricevuto dalle donne palestinesi della PWWSD (Palestinian Working Women Society for Development, l’Associazione delle donne palestinesi che la Rete Radié Resch sostiene) sul loro lavoro a Gaza, realizzato con il contributo della raccolta straordinaria della Rete. E’ un programma di sostegno psicosociale realizzato intensivamente nell’arco di 3 mesi, dal 19 febbraio al 19 maggio 2024. Dei mesi successivi non abbiamo notizie e non sappiamo se i 5 rifugi nei quali hanno potuto condurre gli incontri, in relativa tranquillità, siano poi stati bombardati. Di seguito una sintesi del report.
Progetto ‘Azione immediata – Sostenere le donne palestinesi sfollate nella Striscia di Gaza’
Scopo e descrizione
Il progetto mira a fornire sostegno psicosociale a donne, ragazze e bambine/i che risiedono nei campi profughi di Gaza attraverso giornate di debriefing (vedi circolare dicembre’23) e sessioni di counseling individuale e di gruppo, per aiutarle a superare traumi e difficoltà e promuovere resilienza, salute mentale e integrazione sociale. Per queste attività il PWWSD ha reclutato 5 counselor volontarie, un coordinatore part-time e un contabile per gestire il progetto; inoltre, ha selezionato un’esperta/o supervisore per formare e supervisionare le/i counselor, assicurando l’uso di tecniche di intervento efficaci durante i periodi di emergenza. Le/i counselor si sono dislocate/i nei campi profughi (3 a Gaza Sud, 1 a Gaza Nord, 1 a Gaza City) per offrire un sostegno mirato.
Attività e risultati
Attività 1: Sessioni di counseling individuale per donne e ragazze
Ogni counselor ha effettuato 20 sessioni al mese, per un totale complessivo di 300 sessioni (20 x 3mesi x 5counselor). I temi affrontati sono stati il trauma, gli incubi, la paura, l’ansia, i sentimenti negativi dovuti alla perdita, la violenza di genere e la violenza domestica. Il counseling è stato condotto in totale riservatezza, utilizzando tecniche professionali ed efficaci. Le partecipanti hanno dimostrato un grande impegno nel frequentare le sessioni e nell’applicare le tecniche apprese, con il risultato di migliorare il benessere psicologico e la capacità di risolvere i problemi.
Attività 2: Counseling di gruppo per donne e ragazze
13 gruppi di 15 donne ciascuno (3 a Gaza Sud, 2 a Gaza Nord e 2 a Gaza City) hanno partecipato a un programma di 4 sessioni di counseling per gruppo, per un totale di 52 sessioni che hanno coinvolto 195 donne. Gli incontri si sono concentrati su attività quotidiane come la gestione dello stress, la risoluzione dei problemi, il miglioramento delle relazioni con i membri della famiglia e la risoluzione dei problemi comportamentali dei bambini. Le partecipanti hanno espresso i propri sentimenti in un ambiente rispettoso e fiducioso, hanno lavorato sui propri sogni e obiettivi futuri e hanno migliorato la loro partecipazione sociale attraverso attività mirate. Le sessioni hanno anche aumentato la consapevolezza dei problemi di protezione e dell’importanza di avere persone di supporto nella propria vita, portando a un maggiore senso di benessere tra le partecipanti.
Attività 3: Giornate di debriefing per donne, ragazze e bambini/e
Sono state organizzate 8 giornate di debriefing (6 a Gaza Sud, 1 a Gaza Nord e 1 a Gaza City) che hanno coinvolto donne e bambini/e. Le giornate, che hanno incluso gare di gioco, giochi madre-bambino, attività di gruppo, canzoni, imitazione di suoni e disegno, hanno fornito ai partecipanti un ambiente divertente e coinvolgente per rilassarsi e creare legami. Le sessioni hanno promosso alleviamento dello stress e benessere emotivo.
Attività 4: Formazione dei counselor sugli interventi in emergenza e supervisione generale
Inizialmente, il supervisore ha organizzato una sessione di formazione di un giorno per i counselor, fornendo loro le tecniche per sostenere efficacemente le donne nei momenti di emergenza. Successivamente, ha condotto sessioni mensili di supervisione per i counselor, per garantire un miglioramento continuo e l’aderenza alle migliori pratiche di supporto psicosociale.
In conclusione, questi interventi non solo hanno risposto ai bisogni psicologici immediati, ma hanno anche promosso miglioramenti dello stato emotivo e integrazione sociale. Il coinvolgimento attivo e il feedback positivo delle partecipanti evidenziano l’importanza cruciale e l’efficacia di questi programmi nel promuovere una comunità solidale e responsabile. Anche ora e in futuro, questi programmi saranno fondamentali per sostenere la salute mentale delle donne sfollate a Gaza.