Come sapete, il 2 ottobre si svolgeranno le elezioni del presidente (e vicepresidente) del Brasile: sfida Lula-Bolsonaro considerata da tutti i media.
Joao Pedro Stedile, leader del Movimento dei lavoratori rurali Sem Terra (MST) e referente “storico” delle numerose operazioni MST sostenute dalla Rete Radié Resch, intervistato sull’impegno MST per un governo Lula-Alckmin, e le aspettative del Movimento, risponde: “C‘è una crisi strutturale del capitalismo e della borghesia, ci sono crimini ambientali. Il Brasile si trova in una camera oscura senza uscita, Lula deve aprire la porta e noi dobbiamo approfittare di questa opportunità storica. Come MST siamo impegnati, con altri movimenti popolari, a costruire Comitati Popolari di lotta in quasi tutti gli Stati per far discutere e seminare. MST sta discutendo un Programma di Riforma Agraria popolare. Nel Programma dei 7 Partiti è stata definita una Riforma Agraria Agroecologica, la discuteremo con il Governo Lula. …In Brasile ci sono 3 realtà agricole in conflitto: il latifondo improduttivo, l’Agrobusiness (che produce solo commodities, usa agrotossici ed espelle manodopera), e l’agricoltura familiare. Il governo Lula deve combattere il latifondo strutturalmente, proibendo la deforestazione e l’estrattivismo minerario. Riguardo l’Agrobusiness, il problema sono i pesticidi e l’aggressione all’ambiente. Noi non vogliamo disappropriare tutte le fazendas, ma mettere limiti fino a 1500 ettari, obbligare a produzioni salubri e recuperare i latifondi improduttivi.”